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Torna al Portale #NORMATIVA #FASE DI PROGETTO #INSTALLAZIONE #RIPARTIZIONE SPESA ENERGETICA #UTILIZZO VALVOLE E RIPARTITORI #MONITORAGGIO

#1 C’è un risparmio a fare questo intervento? Il gioco vale la candela?

Le valvole termostatiche installate in impianti centralizzati consentono un maggior equilibrio termico non soltanto all’interno di una stessa unità abitativa, bensì nell’intero edificio portando ad un risparmio energetico in bolletta in alcuni casi pari al 15-20%.

La regolazione permette all’utente di poter chiudere le valvole (e quindi non consumare calore) nelle stanze non utilizzate o nei periodi di assenza prolungata da casa.

Il rispetto di installazione dei dispositivi (valvole termostatiche / ripartitori) consente inoltre agli utenti di usufruire delle detrazioni fiscali ammesse dall’amministrazione statale.

L’installazione delle valvole termostatiche permette di parzializzare l’utilizzo di acqua calda circolante nell’intero impianto, traducendosi quindi in un risparmio energetico per l’intero condominio essendo legato al funzionamento del generatore di calore e dei circolatori.

Ogni grado in più nella stanza corrisponde a circa il 7% in più di consumo: passando da 20 a 23°C il consumo aumenta del 20%.

#2 Quali sono gli elementi che vengono montati?

Il sistema di contabilizzazione e regolazione del calore è composto principalmente da 2 apparecchiature da installare su ogni termosifone dell’unità abitativa:

  1. valvola di termoregolazione: è l’elemento che esegue la termoregolazione e si installa sul termosifone. Mantiene costante la temperatura del locale regolando (aumentando o diminuendo) la quantità di acqua calda che passa nel radiatore in funzione della temperatura ambiente impostata con la manopola di regolazione.
    E’ sufficiente ruotare la manopola per posizionarla sul numero desiderato (valvole termostatiche) o impostare la temperatura desiderata se c’è un cronotermostato.
  2. ripartitori: è l’apparecchio che viene installato direttamente a contatto del corpo scaldante e ne quantifica la quantità di calore emessa. È di ridotte dimensioni (all’incirca grande come un cellulare) e viene fissato in modo irremovibile sul termosifone in modo che non possa essere manomesso. Ciascun ripartitore è in grado di conteggiare il consumo, in modo affidabile e secondo le normative vigenti, poiché vengono inseriti al suo interno i dati caratteristici del termosifone: altezza, larghezza, spessore, tipo di materiale, ecc..

Esistono sistemi di contabilizzazione indiretta in cui il ripartitore non è necessario (contabilizzazione secondo UNI 9019 o UNI 11388), ma sono meno diffusi in quanto generalmente più costosi rispetto al sistema valvola termostatica – ripartitore di calore.

L’installazione abbinata di questi apparecchi darà la possibilità all’utente di poter regolare l’utilizzo di ogni singolo radiatore e tenerne costantemente sotto controllo il consumo individuale.

#3 Marche diverse rispondono in maniera diversa?

Certo, le differenze costruttive tra valvole di marche diverse influiscono sulla risposta dei radiatori, per cui è necessario un primo periodo di prova per “imparare” a conoscere la risposta del proprio impianto.
Non solo, ma anche la posizione del radiatore o la conformazione della stanza influiscono sulla risposta dell’impianto. Per esempio, con un radiatore in nicchia, magari con anche un copriradiatore davanti, la valvola “sentirà” una temperatura più alta rispetto a quella del centro della stanza. Sarà quindi necessario tenere la valvola ad una posizione più alta rispetto a quella degli altri radiatori. La situazione inversa si può verificare nei casi in cui la valvola sia posizionata a pochi centimetri di altezza dal pavimento: essendo la temperatura percepita dall’utilizzatore più alta, la valvola scalderà di più l’ambiente rispetto alle altre valvole omologhe.

#4 Come si adegua l’impianto? Quali sono i lavori? Quando fare i lavori?

L’Amministratore di Condomino convoca l’Assemblea per deliberare, in tempo utile per la scadenza del 31/12/2016, l’affidamento ad un professionista termotecnico abilitato (con maggioranza ordinaria 1/3) della progettazione dell’impianto con eventuale riqualificazione volta al contenimento energetico e determinazione delle tabelle millesimali secondo UNI 10200.

Il Tecnico abilitato ispeziona tutte le unità immobiliari e fornisce una relazione dettagliata con l’analisi dello stato di fatto dell’edificio, le
possibilità di miglioramento dal punto d i vista energetico e i dettagli tecnici sui dispositivi di contabilizzazione e termoregolazione. Sulla base della relazione del Tecnico, l’Assemblea di Condominio dovrà individuare un’azienda specializzata nella contabilizzazione del calore che realizzerà l’intervento di installazione delle termovalvole e dei ripartitori sui radiatori.

La medesima azienda successivamente si occuperà della lettura annuale dei contabilizzatori (solitamente è la stessa azienda che ha installato il sistema) e della ripartizione delle spese di riscaldamento sulla base della normativa vigente (questa attività è solitamente affidata all’amministratore o ad un’azienda specializzata).

Qualora non ci siano i tempi necessari per procedere come indicato, si può procedere all’assegnazione dei lavori su preventivi di massima. La ditta che si occuperà della manutenzione dell’impianto centralizzato dovrà apportare le necessarie modifiche alla centrale termica, così che il nuovo sistema di contabilizzazione funzioni a dovere.

I Condomini svolgono nell’operazione un ruolo attivo per il raggiungimento dell’obiettivo comune.

I lavori dovranno essere realizzati a caldaie spente perché bisognerà svuotare l’impianto di riscaldamento. Restano quindi i mesi della stagione estiva prima che gli impianti vengano rimessi in funzione.

#5 Quanto costano i lavori? Prezzi medi?

L’installazione e la gestione dell’impianto ha un costo contenuto poiché il montaggio non richiede opere edili o impiantistiche: mezza giornata di lavoro può essere sufficiente per completare i lavori in un appartamento di medie dimensioni.

I costi condominiali da sostenere per mettersi in regola, ripartiti secondo le tabelle millesimali, sono:

  • incarico ad un professionista termotecnico abilitato per la redazione di una relazione con analisi dello stato di fatto dell’edificio e indicazioni per il miglioramento dal punto di vista energetico con i dettagli tecnici sui dispositivi di contabilizzazione e termoregolazione da utilizzare realizzata da un professionista termotecnico abilitato;
  • incarico alla ditta che solitamente si occupa della manutenzione dell’impianto per le modifiche alla centrale termica per consentire al nuovo sistema di contabilizzazione di funzionare a dovere;
  • spese relative alla dispersione dell’energia totale consumata;
  • spese di gestione del servizio di riscaldamento;
  • spese di manutenzione e conduzione (terzo responsabile, estintori, lettura e ripartizione contabilizzatori).

#6 Esistono spese detraibili?

Attualmente previsti incentivi fiscali sulle spese sostenute per gli interventi di sola installazione di termoregolazione e contabilizzazione del calore, spese detraibili al 50% per gli interventi effettuati a seguito di una ristrutturazione edilizia o al 65% con Ecobonus per interventi efficientamento energetico e/o sostituzione della vecchia caldaia con una ad alta efficienza.

#7 Valvole e ripartitori vanno installati su tutti i radiatori dell’unità immobiliare?

Sì. Dovendo confrontare le unità di ripartizione tra i diversi appartamenti del condominio, è importante che tutti i radiatori siano dotati del sistema di contabilizzazione.

Nel caso qualche condomino dovesse rifiutarsi di installare i ripartitori, per il suo appartamento si dovrà considerare un numero di unità di consumo pari a quello che avrebbe avuto con tutti i radiatori sempre funzionanti.


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