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Torna al Portale #NORMATIVA #FASE DI PROGETTO #INSTALLAZIONE #RIPARTIZIONE SPESA ENERGETICA #UTILIZZO VALVOLE E RIPARTITORI #MONITORAGGIO

#1 Perché c’è così tanta disparità tra il primo e l’ultimo piano? Esistono dei coefficienti correttivi?

Esempio della casa 10x10x3 m

La UNI 10200:2015 non prevede l’utilizzo di coefficienti correttivi. Tuttavia sono in esame dei metodi di ripartizione in cui una parte del costo delle dispersioni dei solai viene ridistribuito tra tutti gli appartamenti, non gravando dunque solo sui piani estremi. Questi metodi non sono in ogni caso ad oggi validati, e la ripartizione così effettuata può dunque essere impugnata dall’Assemblea condominiale.

#2 Come si dividono la quota volontaria ed involontaria? Che peso hanno? La quota volontaria fa scalpore ma pesa al massimo il 30%

IL COSTO TOTALE DEL RISCALDAMENTO CONDOMINIALE:

QUOTA INVOLONTARIA indipendente dal consumo del singolo termosifone e legata alle dispersioni comuni per la distribuzione dell’acqua calda del riscaldamento e ai costi di gestione e manutenzione della caldaia

+

QUOTA VOLONTARIA suddivisa tra i condomini in base al calore effettivamente consumato sulla base delle letture dei ripartitori installati su ciascun termosifone.

Il peso percentuale della spesa involontaria varia negli anni, in quanto il consumo involontario è paragonabile alla spesa che il condominio sostiene per far fronte alle sole dispersioni dell’impianto termico:

  • se la stagione è rigida il consumo involontario pesa poco, in quanto gran parte dei consumi saranno consumi “volontari”
  • se la stagione è mite, al contrario, i bassi consumi “volontari” comportano un incremento del peso della componente “involontaria”

#3 Da quando viene applicato il nuovo sistema di ripartizione?

Il nuovo sistema di ripartizione può essere applicato fin dalla prima stagione successiva all’installazione degli apparecchi; tuttavia, per il primo anno l’Assemblea può deliberare di continuare a suddividere i costi con il vecchio metodo.

#4 Viene contabilizzata anche l’acqua calda sanitaria?

Sì, se questa viene prodotta dall’impianto centralizzato. È per questo che i bollitori “termo-elettrici” (ovvero collegati alle linee di riscaldamento) devono essere

  • o contabilizzati, con un costo pari a circa 500€ per bollitore (molto costoso!)
  • o scollegati, con un costo di circa 50€/bollitore. In questo caso l’acqua calda sarà prodotta per tutto l’anno con l’energia elettrica
  • o sostituiti con bollitori autonomi

#5 Come veniva suddivisa prima l’ACS? E ora se contabilizzata?

L’acqua calda poteva essere suddivisa con diversi sistemi, ma solitamente veniva attribuito un costo stimato per ogni litro di acqua consumato.
Ora anche per l’ACS sarà calcolato il consumo “volontario” (quanta acqua ho consumato) ed il consumo “involontario” (quanto disperde la rete di acqua sanitaria).


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